giovedì 25 agosto 2011

Lettera


Gennaio 2011


Mia cara G.,

ho pensato molto in questi giorni di Festa a tutto quanto è accaduto.
Mi spiace che si sia creata tutta questa situazione, e mi spiace che tu abbia tutto il risentimento che mi dimostri quando mi vedi. Mi spiace,  ma non sono arrabbiato con te.
Ti voglio bene. Molto, anche se sembra che tu non ci creda più.
Ti ho scritto un biglietto per farti gli auguri di Natale e per mandarti un regalo.
Oggi ti scrivo questa lettera, perché vorrei parlare direttamente con te, anche se per iscritto.

Dopo aver mandato a te questa lettera, ne farò avere una copia alla Autorità attraverso il mio avvocato.

Rinuncio alla decisione che l'Autorità ha emesso lo scorso mese di novembre. Rinuncio all’estensione delle visite secondo quando la stessa Autorità ha stabilito.
Mi presenterò a partire da sabato 22 prossimo per gli appuntamenti alle 11.00 . Come ti avevo scritto sul biglietto, aspetterò quindici minuti per vedere se tu arrivi.
Dopo 2 settimane mi presenterò la domenica e poi di nuovo il sabato. E via così.
Spero non sarà il caso, ma se dovessi non volermi vedere fino alle vacanze estive, farò in modo di avvisarti per tempo quando sarò via.

Voglio però precisare che rinuncio solo alla decisione. Non rinuncio a vederti.
Mi hai chiesto di scrivere all'Autorità dicendo che avrei dovuto chiedere di aspettare che tu volessi vedermi.
Non posso proprio fare così. Perché, se lo facessi, esprimerei che mi va bene non vederti.
E invece non mi fa piacere. Mi causa dolore. Ma tu sei ben più importante di questo dolore e quindi cerco di darti quello che desideri.
Ma agli appuntamenti secondo le date previste, io mi presenterò. Tu non devi far nulla, almeno fino al momento che deciderai di passare di nuovo del tempo con me.
Quando questo avverrà, ed io mi auguro sia presto, vedremo poi come fare per stabilire un calendario. La frequenza e la durata degli incontri.
Ma ti prometto, che cercherò di fare in modo di venirti incontro il più possibile.

Sono arrivato a questa decisione, perché me lo hai chiesto tu. Ma anche perché mi fa star male vederti andar via, tutte le volte, arrabbiata o con le lacrime agli occhi.
Spero che in un futuro questa situazione si normalizzi, e che tu possa tornare ad avere gioia nel vedermi e nello stare con me.
Stai crescendo, ed io voglio esserci con tutto il mio cuore. Voglio esserci, ma sono disposto ad aspettare.

Il giorno che deciderai, e come ho scritto, spero sia presto, io sarò lì con gioia per riabbracciare la “mia” G. La “mia” amata G.

Con questa lettera anche i rapporti con il curatore verranno meno, e si limiteranno a fare in modo che favoriscano la comunicazione fra la mamma ed io.
Lasciando a te la scelta, il suo rapporto con me, per questo motivo decade.

Ti voglio bene G., e spero che tu legga questa lettera come un atto d’amore e di rispetto nei tuoi confronti.

Ciao                                                                                                                                    Papà


Ho scritto questa lettera in un momento di grande dolore. Allora, all'inizio di quest'anno non sapevo che era solo l'inizio di un periodo di grande sofferenza.
Da allora ho scritto altre lettere a mia figlia, ed altre decisioni formali sono state prese. La situazione non è cambiata, anzi... Da ormai quasi 18 mesi non riesco a vedere la mia bimba, ormai una piccola donna.
Mi manca, mi mancano le sue parole, i suoi sorrisi ed i suoi sguardi.
Mi sto perdendo una fase bellissima della vita di un figlio, e mai più potrò riavere questo momento.
Cerco di affrontare questa situazione, pensandola, cerco di "mandarle" l'amore che ho per lei.
Sei nel mio cuore e ti voglio bene, mia cara "Guga"

mercoledì 10 agosto 2011

Un pensiero a te

Ciao, oggi, un attimo fa, navigando, ho visto questa foto e mi ha ricordato una foto nostra di quando tu avevi un paio d'anni, o poco più, che abbiamo fatto un inverno mentre ti stavo tenendo per mano e nell'altra avevo un bob per farti scivolare sulla neve.
Ricordo ancora che avevi una tuta celeste, e si vedevano i tuoi capelli biondi. Eri così piccola di fianco a me.
Mi ha sempre scaldato il cuore guardare quella foto. Purtroppo non ce l'ho in formato informatico, altrimenti l'avrei usata.
Mia cara G., ti penso, ti porto nel mio cuore e cerco di esserti vicino al meglio data questa situazione.
Spero che tu senta l'amore, che tu ne riceva almeno un'eco, seppur leggera e purtroppo lontana, ma che ti faccia sentire quanto sei amata e quanto attenda di poterti vedere, parlare e abbracciare.
Ti penso. Penso ai cambiamenti che stai vivendo. I tuoi.
Stai diventando una giovane donna.
Spero che il tuo sguardo abbia ancora quella luce magica che avevi quando eri poco più di un cucciolo, e che questa luce ti resti e ti accompagni nella tua vita.

Ciao tesoro, papà

giovedì 28 luglio 2011

Speranza

Ciao G.,
questa sera stavo cercando delle foto per questo diario, che magari un giorno leggerai.
Mi sono imbattuto in questa foto.
Guardala.
E' bella. A qualcuno piacerà per il mare, a qualcun altro per la bimba (o forse è un bambino, ma poco importa) ed il papà e per la gioia, la complicità, la vicinanza che questa foto induce a pensare.

A me ha colpito la bambina (o il bambino). Per la fiducia che ha nel papà. Fiducia che la (lo) farà volare, che la (lo) farà sognare, che non la (lo) lascerà cadere.
E mi vien in mente la nostra situazione.
Ogni tanto vorrei che tu potessi sentire il mio cuore, quello che io sento per te. Avrebbe molto più impatto di qualsiasi parola, perché sentiresti l'intensità e la sincerità del mio amore per te.
E so, sento che ti fideresti in questo modo.
Sapresti che sarei di fianco a te, per lasciarti fare la tua vita, le tue esperienze e che in ogni caso avresti il mio sostegno. Semplice, incondizionato.
Un po' come ora, nonostante questo mi abbia allontanato da te.
Vorrei tu potessi capire quanto l'amore che ho per te, quanto la sofferenze che io e tua madre ti abbiamo inflitto nel nostro stupido litigare, mi hanno indotto a lasciarti libera di scegliere. Libera anche di scegliere di non vedermi.

Vorrei chiederti una cosa però. Non pensare che l'abbia fatto per comodità, che l'abbia fatto perché era un percorso più facile.
Il prezzo di questa mia scelta è una dolorosa e intensa solitudine. Un dolorosa impossibilità di vederti diventare la ragazza e la donna che sarai.
Mi mancheranno dei pezzi, mi mancheranno dei percorsi.
I tuoi quasi dodici anni, non li vedrò mai.
Spero che questo servirà almeno a te ed a far sì che quei pezzi non manchino e non mancheranno a te.
Con tutto l'amore che ho per te
Papà

domenica 24 luglio 2011

Premessa

Ho una figlia. Il prossimo autunno compirà 12 anni.
Amo mia figlia. La amo di un amore profondo, spontaneo, intenso.

In questo blog cercherò di narrare la mia, la nostra storia.
Questo evento così lieto, si è lentamente trasformato in un supplizio. Per il nostro rapporto e per le ripercussioni che questo ha avuto nella mia vita, con la mia compagna (E.) e in tutto ciò a cui tengo. Proprio a partire da lei, mia figlia, la mia vita, il mio cuore.

Cercherò di raccontare quello che è accaduto. Non tanto per voi (non vogliatemene), anche se mi fa piacere se qualcuno lo leggerà, se qualcuno lo seguirà, se qualcuno esprimerà il proprio sentire (in questo caso chiedo solo di esprimerlo nel rispetto della mia storia, del mio dolore e di tutta questa situazione molto dolorosa. Quindi se dissentite, molto bene, ma gentilmente vi chiedo di farlo con rispetto).
Questo blog, questi miei scritti, li pubblico per lasciare una traccia. Perché, magari un giorno, quella figlia che oggi non posso vedere, lo legga e comprenda che suo padre l'ha amata e sempre l'amerà, che suo padre non ha rinunciato a lei, né per comodità, né per vigliaccheria.
Che tutta questa situazione ha in sè un enorme dolore, e non intendo unicamente il mio, anzi, come genitore questo è quello che mi interessa meno.
Il dolore di una bambina, giovane ragazza, che non può confrontarsi con il padre, anche dissentire. Il dolore di una bambina che è stata costretta a trovarsi a metà strada, fra sua madre ed io. Fra due genitori che certamente la amano, ma che non riescono ad avere un rapporto "civile".
Spero che le mie parole, le portino anche l'amore che sento per lei, la mia vicinanza, almeno come anima, visto che non mi è più possibile di persona.
Spero che questa situazione cambi, ma fino a quel momento, scriverò.